Psicoterapeuta per attacchi di panico
Il panico può rappresentare un’esperienza traumatica in sé perchè gli attacchi di panico sono vissuti come fenomeni talmente angoscianti, imprevedibili e inspiegabili da indurre risposte di paura o di impotenza anche estrema.
Chi lo sperimenta avverte una perdita di controllo e di dissolvimento di sè: la paura (un livello molto alto di ansia) prende il sopravvento sulla capacità decisionale della persona che si percepisce in forte pericolo e senza risorse per reagire. Si instaura un circolo vizioso: la persona si spaventa, gli effetti fisici della paura (per esempio la tachicardia) vengono interpretati in modo catastrofico (per esempio possibile infarto); questo aumenta l’idea del pericolo e l’attivazione fisiologica (per esempio aumenta la tachicardia).
Uno Psicoterapeuta per attacchi di panico ti può aiutare ad affrontare questo disturbo e i suoi impatti sulla vita quotidiana.
Sintomi attacco di panico
L’attacco di panico è un’esperienza di intensa paura o disagio che raggiunge il picco in pochi minuti, accompagnata da una serie di sintomi fisici e psicologici. I sintomi somatici includono palpitazioni, sudorazione, tremori, difficoltà respiratorie, dolore toracico, nausea, vertigini, brividi o vampate di calore, e parestesie. Sul piano psicologico, il soggetto può avvertire un senso di irrealtà (derealizzazione), un senso di distacco da se stessi (depersonalizzazione), paura di perdere il controllo, di impazzire o di morire.
I pensieri durante un attacco di panico sono spesso catastrofici e irrazionali, con l’individuo che teme eventi estremi come la morte imminente o la perdita di controllo. Questi pensieri alimentano il ciclo di ansia e panico, portando a un’esperienza emotiva caratterizzata da terrore, impotenza e un senso di disperazione.
Cause Attacco di Panico
Le cause del disturbo di panico possono essere molteplici. Secondo il modello dell’Adaptive Information Processing (AIP), esperienze traumatiche infantili non adeguatamente elaborate possono compromettere la resilienza di un individuo, rendendolo più vulnerabile a stress successivi. L’attaccamento disorganizzato durante l’infanzia, caratterizzato da interazioni incoerenti e non prevedibili con il caregiver, può predisporre a sviluppare attacchi di panico in età adulta. Inoltre, fattori genetici e neurobiologici, come l’iperattivazione del sistema simpatico durante episodi di stress, giocano un ruolo cruciale.
L’attacco di panico, oltre ad essere di per sé un’esperienza minacciosa, può svilupparsi in seguito ad altri eventi di vita angoscianti (per es., la perdita di una persona amata, un incidente grave o un divorzio).
Il modello AIP distingue l’EMDR da altre forme di psicoterapia per il fatto di vedere le situazioni che provocano un disagio nel presente semplicemente come attivatori in grado di richiamare alla mente eventi del passato che non sono stati elaborati correttamente. Si ritiene cioè che l’evento attuale stimoli il network mnestico, consentendo alle emozioni negative, alle sensazioni fisiche e ai pensieri immagazzinati di riaffiorare.
Psicoterapeuta per attacchi di panico
Il trattamento dell’attacco di panico può essere psicoterapeutico e farmacologico. La psicoterapia elettiva è la Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC), che può essere integrata con approcci come l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing).
Nel trattamento viene fatta anche psicoeducazione sugli attacchi di panico: lo scopo è di incrementare le conoscenze della persona su quanto accade durante un attacco di panico. Evidenze scientifiche e dimostrabili possono colmare i dubbi ansiogeni e diminuire le credenze scorrette.
Per esempio è utile condividere che i sintomi somatici sperimentati durante l’attacco di panico non possono mettere realmente in pericolo la vita della persona e sono una reazione di paura che ha una finalità adattiva e una durata predeterminata.
Per gestire l’ansia quando comincia a salire si possono per esempio fare esercizi mentali che impegnano la memoria di lavoro come contare all’indietro a partire da 1000 (mille) per 7 secondi, o descrivere dettagliatamente cosa si trova in una stanza.
Lo Psicoterapeuta per attacchi di panico sarà un valido aiuto per uscire da questo problema.
Emdr e attacco di panico
L’EMDR si è dimostrato efficace nel trattamento dell’attacco di panico, lavorando sia sulla dimensione attuale dell’attacco di panico sia sulle esperienze traumatiche passate. L’EMDR mira a desensibilizzare il ricordo dell’attacco di panico, elaborare i traumi infantili e affrontare i trigger che scatenano il panico nel presente. Questo approccio permette di ridurre la sintomatologia, migliorare la gestione delle emozioni e incrementare il senso di controllo del paziente.
Gli obiettivi del’EMDR applicato all’attacco di panico sono di elaborare le esperienze traumatiche pregresse, con particolare riferimento a esperienze indicative di attaccamento insicuro o disorganizzato ed eventi infantili avversi, elaborare il ricordo degli attacchi di panico (il primo, il peggiore, l’ultimo), elaborare le situazioni (triggers) che elicitano il panico nel presente e sostenere e rafforzare una prospettiva più adattiva che consenta di affrontare preventivamente l’occorrenza di attacchi di panico futuri.
Lo psicoterapeuta per attacchi di panico può quindi eseguire una corretta concettualizzazione del caso e la pianificazione del trattamento solo a fronte di un’approfondita anamnesi delle esperienze infantili e dei fattori predisponenti. Insieme al paziente, il terapeuta individua i ricordi traumatici alla base dell’attacco di panico che verranno elaborati in sequenza al fine di permetterne l’integrazione adattiva.
Il protocollo EMDR per l’attacco di panico prevede otto fasi: raccolta dati, preparazione, assessment, desensibilizzazione, installazione, scansione corporea, chiusura e rivalutazione. Nella fase di assessment, si identificano i target da elaborare, come il primo attacco di panico, il peggiore o il più recente, e gli eventi predisponenti. Durante la desensibilizzazione, il paziente rivive il ricordo del panico sotto la guida del terapeuta, fino a ridurre il distress associato a zero. L’installazione rafforza le convinzioni positive emergenti dall’elaborazione del ricordo, mentre la scansione corporea verifica l’assenza di tensioni residue nel corpo. La fase di chiusura assicura che il paziente sia stabilizzato e orientato al termine di ogni seduta, e la rivalutazione monitora i progressi e adatta il trattamento.
Psicoterapeuta per attacchi di panico: Terapia cognitivo comportamentale
La chiave di volta per la terapia cognitivo comportamentale è rappresentata da come la persona valuta quanto sta accadendo, dallo schema di pensieri che sostiene le sue credenze. Il modello cognitivo comportamentale del disturbo da panico si focalizza sulle valutazioni che la persona compie. Un pensiero ansioso modifica la fisiologia della persona: la percezione di queste modificazioni può essere male interpretata e spaventare a sua volta, peggiorando il quadro iniziale o introducendo nuove variabili ansiogene o spaventose nello scenario già pessimistico. La paura della paura porta una persona che ha sperimentato il panico a diventare molto attento a evitare situazioni imprevedibili o che valuta pericolose e in costante monitoraggio sulle proprie sensazioni corporee, segni premonitori di un possibile attacco. La CBT mira a ripristinare degli schemi realistici e pertanto meno ansiogeni. Per esempio uno dei pensieri delle persone che soffrono di attacchi di panico è “Non ho il controllo” che attiva un desiderio di controllo assoluto sui pericoli del mondo.
FAQ
Che cos'è un attacco di panico?
Un attacco di panico è un episodio improvviso di intensa paura o disagio che raggiunge il picco in pochi minuti. Può includere sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione, tremori, difficoltà respiratorie, dolore toracico, e sintomi psicologici come paura di perdere il controllo, di impazzire o di morire.
Quali sono le cause degli attacchi di panico?
Le cause possono includere fattori genetici, neurobiologici e psicologici. Esperienze traumatiche infantili, specialmente quelle associate a un attaccamento disorganizzato, possono aumentare la vulnerabilità agli attacchi di panico. Anche l’iperattivazione del sistema simpatico in risposta allo stress è un fattore contributivo.
Cosa fa lo Psicoterapeuta per attacchi di panico?
Lo Psicoterapeuta per attacchi di panico acquisisce la storia personale e del sintomo, identifica gli eventi traumatici che hanno contribuito alla genesi dell’attacco di panico. La comprensione del caso è indispensabile per strutturare un adeguato piano terapeutico.
L’EMDR si focalizza sull’elaborazione delle esperienze traumatiche passate e dei ricordi degli attacchi di panico, utilizzando la stimolazione bilaterale per desensibilizzare i ricordi distressanti. La Terapia cognitivo comportamentale si concentra sulla modifica dei pensieri e dei comportamenti disfunzionali nel presente. Entrambi i trattamenti sono efficaci e possono essere integrati per lavorare su parti diverse che causano l’attacco di panico. Lo Psicoterapeuta per attacchi di panico saprà valutare il caso specifico in funzione della storia di vita e impostare il programma terapeutico più adatto al paziente.
Come può la terapia EMDR aiutare a trattare gli attacchi di panico?
La terapia EMDR aiuta a rielaborare esperienze traumatiche o stressanti attraverso la stimolazione bilaterale, riducendo l’intensità emotiva dei ricordi disturbanti e promuovendo un’elaborazione cognitiva più adattiva.
Come influisce l'attacco di panico sui pensieri e le emozioni?
Durante un attacco di panico, i pensieri sono spesso dominati da paure catastrofiche come la paura di morire o impazzire, mentre le emozioni principali sono il terrore e l’ansia estrema.
Se tu o una persona cara soffrite di attacchi di panico, puoi contattarmi per iniziare un percorso di psicoterapia per liberarti da questo disturbo. Sono disponibile sia on line sia in presenza.