Disturbo post traumatico da stress

Il soggetto ha provato, assistito o si è trovato di fronte ad un evento potenzialmente mortale, con un pericolo di morte o di gravi ferite, o ad una minaccia alla propria integrità fisica o a quella degli altri.

La risposta del soggetto comprende paura, vulnerabilità o orrore intensi.

Ci sono tre sintomi:

  • Intrusività: per esempio incubi, immagini involontarie dell’evento (“ho sempre davanti la scena”)
  • Evitamento di persone, di cose, di frequentazione di luoghi. Si tratta di un evitamento per evitare l’intrusività. I pazienti riferiscono di non guidare o di non passare in una zona che ricorda dove è avvenuto il trauma
  • Aumentato arousal: disturbi del sonno, irritabilità, mancanza di concentrazione, ansia, fiato corto, tachicardia

Il Disturbo Post Traumatico da Stress è un disturbo d’ansia.

Le due reazioni di fronte ad un pericolo sono di attacco (Fight) o fuga (Flight), ma se nessuna delle due reazioni è possibile c’è il congelamento (Freeze) in cui si abbassano le funzioni vitali, si sta fermi per salvarsi. In situazioni molto gravi c’è il Faint ossia la resa, la simulazione di morte.

In tutti questi momenti c’è una dissociazione ossia tutto viene vissuto come assurdo, un incubo e si ha perdita della cognizione del tempo.

Nel momento del pericolo le 4 reazioni sono automatiche, permettono la salvezza; quello che viene fatto in quel momento è sempre la cosa giusta, il cervello sa cosa fare! Il problema si presenta quando passato il pericolo le reazioni permangono.

La ricerca scientifica sull’EMDR ha stabilito che è un trattamento supportato empiricamente ed evidence- based per il trattamento del Disturbo Post- Traumatico da Stress