Disturbi dell’orgasmo

L’orgasmo maschile comprende due componenti: l’emissione e l’eiaculazione. L’emissione (che viene percepita come una sensazione di inevitabilità eiaculatoria) consiste nella contrazione riflessa degli organi riproduttivi interni. Dopo una frazione di secondo si verifica l’eiaculazione, che consiste in contrazioni della durata di 0,8 secondi dei muscoli striati posti alla base del pene. Diversamente da quello maschile, l’orgasmo femminile possiede solo una componente: le donne sono prive della fase di emissione. Il riflesso orgasmico consiste in contrazioni della durata di 0,8 secondi dei muscoli cavernosi e bulbari e di quelli pubococcigei.

Disfunzione dell’orgasmo femminile

L’orgasmo è un riflesso. Come tale ha un’ampiezza e una distribuzione di soglie. Le soglie dei riflessi sono influenzate anche da fattori come l’inibizione psicologica, le droghe, gli stati emotivi.

Si può dire che l’orgasmo si distribuisce lungo una curva a forma di campana.

Ad un’estremità ci sono le donne che non hanno mai raggiunto l’orgasmo. Poi quelle che richiedono una energica stimolazione clitoridea quando sono sole e non disturbate dal partner. Nella zona mediana della curva si trovano le donne che hanno bisogno di una diretta stimolazione del clitoride ma che sono capaci di raggiungere l’orgasmo con i loro partner.

Vicino al centro ci sono le donne che possono raggiungere l’orgasmo durante il coito ma solo dopo una lunga e vigorosa stimolazione.

Verso la fascia superiore della curva ci sono le donne a cui basta una breve penetrazione per raggiungere l’orgasmo e al punto estremo le donne che possono ottenere un orgasmo attraverso l’immaginazione o la sola stimolazione del seno.

La donna che soffre di disfunzione orgasmica incontra vari livelli di difficoltà a fare scattare il riflesso orgasmico, ma è in grado di fornire una risposta sessuale come lubrificazione e vasocongestione genitale.

La terapia sessuale tratta attraverso specifici programmi, in modo diverso, donne che sono totalmente prive di orgasmo e quelle invece che solo in certe situazioni lo raggiungono, partendo dalle cause di tale disfunzione.

Per l’uomo si parla di eiaculazione precoce ed eiaculazione ritardata.

Eiaculazione precoce

L’eiaculatore precoce non riesce a ritardare l’orgasmo quindi eiacula per effetto di un riflesso non appena raggiunge un livello critico di eccitamento.

E’ come se non avesse appreso ad esercitare un controllo in quanto non è consapevole delle sensazioni che sono antecedenti all’orgasmo. Una spiegazione potrebbe essere che in quel momento prova qualche senso di ansia che lo distrae.

La percezione cosciente delle sensazioni che portano al funzionamento di un riflesso è una condizione preliminare ad esercitare il controllo volontario.

La terapia mira a promuovere la chiara percezione da parte del paziente delle sensazioni che preludono all’orgasmo.

Eiaculazione ritardata

Tale disturbo è un’inibizione involontaria del riflesso dell’orgasmo maschile ed è analoga, fisiologicamente parlando, alla disfunzione orgasmica femminile.

Chi soffre di tale disturbo è capace di provare eccitamento sessuale e di raggiungere normali erezioni ma, anche se riceve abbondanti stimolazioni, incontra difficoltà nel far scattare il riflesso eiaculatorio in quanto sta ipercontrollando.

La differenza con l’impotenza è che l’eiaculatore tardivo esercita un controllo evitando l’ansia mentre l’uomo impotente si lascia inondare dall’ansia che impedisce di fatto la sua reazione erettiva.

Il compito della terapia è di distrarre il paziente dal suo bisogno di eccessivo di mantenere il controllo, in modo che i riflessi dell’orgasmo si possano scaricare senza incontrare impedimento