Disturbi del sonno

DISTURBI DEL SONNO

E’ piuttosto frequente che almeno una volta nella vita vi sia capitato di trascorrere una notte in bianco,  magari alla vigilia di un impegno professionale importante,  per preoccupazioni legate al lavoro o alla propria famiglia, per questioni di cuore. Ma poi fortunatamente l’emergenza è rientrata e tutto è tornato come prima.
Non sempre è così, tanto che da uno studio del 2003 dell’Associazione Italiana di Medicina del Sonno emerge che il 41% delle persone che si rivolgono al medico di famiglia soffre di insonnia e per il 67% di questi tale disagio dura da almeno un anno.

I FATTORI DELL’INSONNIA

Secondo Seligman ci sono almeno tre categorie di fattori che concorrono all’instaurarsi dell’insonnia.
I primi sono i fattori predisponenti, ossia quelle caratteristiche biologiche, fisiologiche, psicologiche e ambientali che determinano la vulnerabilità di ciascuno e rappresentano la quota di rischio di manifestare un disturbo dell’insonnia. Alla personale vulnerabilità si possono sommare i fattori precipitanti ossia importanti accadimenti della nostra vita, malattie o momenti di difficoltà.
Nonostante questi fattori possono venire ridotti o eliminati, l’insonnia potrebbe non scomparire a causa dei fattori perpetuanti ossia quei comportamenti adottati che si pensava avrebbero potuto aiutare ad alleviare il disagio.  Per esempio alcune persone si riposano durante il giorno (togliendo ulteriormente intensità al sonno notturno), altri trasformano la propria camera in un ufficio o in un cinema, oppure alcuni credono di trovare nell’alcol un buon alleato (il vino inizialmente stordisce, ma altera e frammenta il sonno notturno e crea dipendenza) altri si ostinano a restare a letto guardando il soffitto con l’illusione che prima o poi avranno la meglio sull’insonnia.

QUANDO SI PUÒ PARLARE DI INSONNIA

Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali definisce una serie di criteri per diagnosticare un disturbo da insonnia.
Se vi capita di impiegare più di 30 minuti per addormentarvi, o di svegliarvi 30 minuti prima dell’orario desiderato o, ancora, di svegliarvi nel corso della notte per un tempo pari o superiore alla mezz’ora da più di tre mesi, se la qualità della vita durante il giorno è peggiorata da quando non riuscite più a dormire,  se vi sentite spossati, irritabili, con difficoltà di concentrazione,  allora il consiglio è di non minimizzare quello che sta accadendo.
A seconda della causa, le figure maggiormente coinvolte nel trattamento dei disturbi del sonno sono psicoterapeuti,  psichiatri, neurologi e pneumologi.
Il disturbo da sonno senza una causa organica viene trattato con la psicoterapia ad indirizzo cognitivo comportamentale, considerata il trattamento di elezione, orientato a modificare i comportamenti disfunzionali che possono compromettere la nostra abilità ad addormentarci, a lavorare sui pensieri che assillano durante la notte e sulle credenze sbagliate relative al sonno.

ALCUNE SEMPLICI REGOLE PER ADDORMENTARSI

  1. Dedicate un’ora la sera ad attività piacevoli e rilassanti in modo da “staccare” dal resto della giornata.
  2. Andate a letto quando vi sentite assonnati
  3. Se dopo 15 minuti non siete ancora addormentati (o vi svegliate nel cuore della notte e non riuscite a riaddormentarvi) alzatevi e andate in un’altra stanza
  4. Alzatevi sempre alla stessa ora
  5. Non fate sonnellini durante il giorno (a meno che non dobbiate guidare o fare lavori pericolosi)
  6. Fate regolare attività fisica (evitando la sera)
  7. Utilizzate la camera da letto solo per dormire (non collocatevi televisori o computer per evitare di stabilire legami tra attività non rilassanti e l’ambiente in cui dormite)
  8. Rendete la vostra camera da letto confortevole (non troppo calda o fredda, buia e silenziosa)
  9. Evitate nelle sei ore prima di andare a letto di assumere bevande contenenti caffeina o simili (caffè,  the, cola, cioccolata), bevande alcoliche e non fumate
  10. Trascorrete a letto solo il tempo per dormire (alzatevi immediatamente al risveglio e non sdraiatevi a letto per riposare o rilassarvi).